GUIDA VILLA GREGORIANA









Parco "Villa Gregoriana"

La visita al Parco Villa Gregoriana

Le calde giornate estive, sono ideali per visitare il parco di Villa Gregoriana a Tivoli. Si tratta di un parco naturale scavato nelle rocce calcaree dal fiume Aniene che vi precipitava dentro. Le acque hanno scavato grotte e plasmato l’ambiente al punto che gli abitanti chiamavano questo luogo “La valle dell’inferno”. Tutto ciò fin quando, a seguito di una rovinosa alluvione del 1826, Papa Gregorio XVI fece deviare il fiume creando due tunnel che, attraversando l’adiacente monte Catillo, fanno precipitare l’Aniene i n un punto sicuro per l’abitato.

Christian Wilhelm Ernest Dietrich Christian Wilhelm Ernest Dietrich
Questa deviazione ha creando l’attuale Grande Cascata alta più di 120 metri. In antichità questo luogo era un importante crocevia dei pastori abruzzesi che durante la transumanza, da Alba Fuces a Roma, passavano per Tivoli seguendo i tratturi lungo la riva destra del fiume per raggiungere la pianura romana. Poi, nel XVII secolo, divenne una delle mete preferite degli artisti del Grand Tour fino a che dopo l’opera di Gregorio XVI la trasformò in un bellissimo parco, arricchendola dal punto di vista botanico ed archeologico riportando in luce i resti della famosa “Villa di Manlio Tullio Vopisco”, fino ad allora inaccessibile.
Valle dell'Inferno La Valle degli Inferi
La visita prevede una bella passeggiata tra la natura selvaggia, cascatelle e grotte che sicuramente ci avrà stimolato l’appetito. Ma niente paura perché arrivati all’uscita della villa, ci si può subito rifocillare dalle fatiche della visita , in un buon ristorante che condivide una parte il giardino con il parco del FAI, e precisamente il dirupo dove sorgono i bellissimi templi della Sibilla e della Vestale. Gli edifici sono facilmente riconoscibili dalla forma quadrata del primo, a circolare del secondo. Se si è fortunati e le condizioni del tempo lo permettono, si può addirittura mangiare sotto il tempio della Vestale, fatto che regala un’emozione unica. Ma anche mangiare all’ombra del secolare glicine non è niente male, e si possono ammirare lo stesso i templi che sono a poca distanza dai tavoli.